Articolazione temporo mandibolare
L'articolazione temporo-mandibolare (ATM) è posizionata bilateralmente e medialmente al meato acustico esterno e articola l'osso mandibolare con l'osso temporale, in particolare connette il condilo mandibolare con la fossa glenoidea del temporale.
L'ATM svolge la funzione di articolare il movimento complesso della mandibola nei tre piani dello spazio, fondamentali per la masticazione e la fonazione.
Si distinguono infatti movimenti simmetrici (apertura, chiusura, protrusione, retrusione) e asimmetrici (lateralità, masticatori e altri movimenti automatici).
Si distinguono inoltre dei movimenti limite, di contatto e liberi. I movimenti limite sono tutti quei movimenti che l'articolazione concede come estremi alla mandibola. I movimenti di contatto sono tutti quei movimenti che avvengono mantenendo un contatto fra i denti delle due arcate (protrusione, lateralità, retrusione). I movimenti liberi sono cosiddetti dal momento che sono compresi tra i due precedenti.
Movimento mandibolare
I movimenti della bocca sono centinaia di migliaia, ma tutti questi movimenti nascono dall'interazione di due movimenti cardinali che sono: il movimento di ROTAZIONE e il movimento di TRASLAZIONE che avvengono simultaneamente durante la maggior parte dei normali movimenti della mandibola.
1. Movimento di rotazione: nel sistema masticatorio la rotazione avviene durante l’apertura e la chiusura della bocca attorno all’asse dei condili, definito asse cerniera. La rotazione avviene all’interno della cavità articolare inferiore. Quindi il movimento si svolge tra la superficie superiore del condilo e la superficie inferiore del disco articolare. La rotazione avviene per azione dei muscoli sopra-ioidei, che determinano un’apertura della bocca di 3-4 mm massimo 5 mm. In questa fase la testa del condilo ruota un pochino e ruotando fa si che si stiri il legamento collaterale, il quale va a schiacciare il disco articolare sulla superficie articolare del condilo. A questo punto può iniziare il movimento di traslazione.
2. Movimento di traslazione: nel sistema masticatorio la traslazione avviene quando la mandibola si muove in avanti, ossia in protrusione. La traslazione avviene all’interno della cavità superiore dell’articolazione, tra la superficie superiore del disco articolare e quella inferiore della fossa articolare (cioè tra il complesso disco-condilo e la fossa articolare). Durante il movimento di traslazione, il condilo sarà ben fissato al disco articolare e lo trasporterà nel suo movimento in avanti. Con questo movimento, la mandibola arriva ad un'apertura anche di 3,5-4 cm. In altre parole mentre la mandibola sta ruotando attorno all’asse orizzontale, questo asse sta anche traslando.
Vediamo come avviene il movimento del disco e del condilo.
I fase: rotazione, durante la quale il legamento collaterale schiaccia il disco sulla superficie articolare del condilo;
II fase: traslazione, durante la quale il disco segue il movimento del condilo fino all’eminenza tubercolare.
Sintomatologia
Un elenco dei sintomi della sindrome temporo-mandibolare comprende:
- dolore o rumori (schiocchi oppure sfregamento) all’articolazione della mandibola
- limitazione dell’apertura della bocca
- deviazioni dell’apertura della bocca
- cefalea
- dolore e affaticamento ai muscoli del viso, fino a nevralgia del trigemino in casi gravi
- dolore o rigidità al collo (cervicalgia), alle spalle e alla schiena
- lombalgia (mal di schiena)
- dolore alle orecchie (otalgia)
- acufeni (ronzii o fischi alle orecchie)
- sensazione di avere le orecchie tappate
- ipoacusia (riduzione dell’udito)
- dolore agli occhi o intorno agli occhi (oftalgia)
- affaticamento della vista e difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti, fino ad appannamento visivo e diplopia
- capogiri e vertigini
- formicolio o intorpidimento (parestesia) alle mani e alle braccia
- mal di denti
Meccanismi del click articolare
La causa principale dei click articolari è la lassità del legamento collaterale che nella fase di rotazione non trascina più il disco articolare all’indietro facendogli seguire il movimento del condilo, ma lascia che il disco scivoli in avanti. Questa non è una vera e propria patologia, è solo una lassità del legamento.
Quindi il click non è sempre e per forza un quadro patologico, ma può essere l’inizio di un quadro patologico. Succede che il disco non viene più riposizionato correttamente sul condilo, ma rimane avanti e il condilo nel suo movimento in avanti lo va a ricatturare e in quel momento sentiremo il click.
Il click articolare può essere di varia natura:
-Precoce: quando è all’inizio del movimento di traslazione e indica un quadro patologico poco preoccupante, o comunque ancora iniziale.
-Intermedio: è segno che il disco si è spostato un po' più in avanti.
-Tardivo: è segno che il disco è molto in avanti, indica quindi un quadro patologico è più grave.
Il click di solito è reciproco (sia in apertura che in chiusura).
Di solito se è precoce in apertura sarà tardivo in chiusura, se è intermedio in apertura sarà intermedio in chiusura, se è tardivo in apertura sarà precoce in chiusura.
Se si osserva il movimento del condilo in un click articolare, rispetto al movimento fisiologico, si apprezza “l’urto” del condilo contro il disco e questo col tempo può creare dei problemi.
La risonanza magnetica dinamica in questi casi è fondamentale per una corretta diagnosi, il problema è che nella maggior parte dei casi vengono fornite direttamente le immagini “singole”, non un “filmato” in cui è possibile apprezzare la successione dinamica degli eventi, cosa che sarebbe fondamentale per capire realmente il problema.
Ogni volta che il condilo passa sul disco dislocato un po’ lo spinge avanti, e quindi il click da precoce diventa progressivamente intermedio e poi terminale.
Nel suo passaggio, il condilo urtando il disco che è poco mobile lo deforma sempre di più spingendolo inoltre sempre più avanti.